Stampa Alternativa

La scelta del presidente

Autore S. Labia
Pagine 184
ISBN 9788862224109
Giacenza 22

Stato: Disponibile

€ 13,00

€ 11,05 (-15%)

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In sintesi

Nella Prima Repubblica l’elezione del Capo dello Stato è stata dominata dalle lotte fratricide interne alla Dc e dai rapporti tra il Pci e la famiglia socialista, senza contare i condizionamenti esterni dell’America, della Massoneria e della Chiesa. Pressioni e veti che provocavano, più che l’elezione di un candidato, la sconfitta del prescelto.
Nella Seconda Repubblica, con la fine dei partiti tradizionali, molto è dipeso dall’improvvisazione del momento, ferme restando le influenze esterne.
Ma soprattutto ha assunto sempre maggiore rilevanza la variabile impazzita dei franchi tiratori. Da Einaudi a Napolitano bis, ogni bassezza è divenuta possibile: sotterfugi, tradimenti, imboscate e accordi sottobanco. Tutti, leader di partito e candidati, sono venuti a patti, ma a vincere sono stati sempre loro che – come cecchini infallibili – prima concepivano l’imboscata e poi impallinavano il prescelto di turno senza pietà.

Dettagli

Nella Prima Repubblica l’elezione del Capo dello Stato è stata dominata dalle lotte fratricide interne alla Dc e dai rapporti tra il Pci e la famiglia socialista, senza contare i condizionamenti esterni dell’America, della Massoneria e della Chiesa. Pressioni e veti che provocavano, più che l’elezione di un candidato, la sconfitta del prescelto. Nella Seconda Repubblica, con la fine dei partiti tradizionali, molto è dipeso dall’improvvisazione del momento, ferme restando le influenze esterne. Ma soprattutto ha assunto sempre maggiore rilevanza la variabile impazzita dei franchi tiratori. Da Einaudi a Napolitano bis, ogni bassezza è divenuta possibile: sotterfugi, tradimenti, imboscate e accordi sottobanco. Tutti, leader di partito e candidati, sono venuti a patti, ma a vincere sono stati sempre loro che – come cecchini infallibili – prima concepivano l’imboscata e poi impallinavano il prescelto di turno senza pietà.