Comunicato stampa: dal 10 settembre in libreria ”Two Times Intro” (Quarup editrice) Michael Stipe dei R.E.M. racconta Patti Smith
Proprio in questi giorni Patti Smith è tornata in Italia per uno show in Cilento e a dicembre sarà protagonista a Bergamo dove suonerà al Creberg insieme al bassista Tony Shanahan e i figli Jesse Paris e Jackson. In occasione del ritorno della grande artista Quarup editrice ha pubblicato l’edizione italiana di “Two Times Intro”, racconto per immagini di Michael Stipe dei R.E.M., che a metà degli anni novanta accompagnò la Smith in tour con Bob Dylan portandosi macchina fotografica e taccuino come un vero fan…
IL LIBRO: Dopo 16 anni di assenza, e dopo aver subito la morte prematura del marito e del fratello, Patti Smith, convinta dal suo amico Bob Dylan, ritorna finalmente sul palco per una serie di concerti nella East Coast davanti a un pubblico elettrizzato e commosso.
A rendere “eterno” il viaggio, con la sua macchina fotografica, c’era un altro poeta, Michael Stipe, fondatore dei R.E.M.: i suoi scatti insieme improvvisati e spontanei, raccolti in questo libro, registrano le vicende ormai circondate da un alone di leggenda di quella tournée. Palchi da allestire, strumenti da provare, abiti sdruciti appesi a una gruccia nello spogliatoio di una palestra del Connecticut, ma anche letteratura e poesia.
Due settimane di “suono e stupore” che, come scrive William S. Burroughs nell’introduzione, produssero sul pubblico l’effetto dei riti voodoo, dove chi assiste “viene letteralmente trasportato in un’altra dimensione”. Un racconto per immagini e non solo, un taccuino di appunti che brilla di una magica e sorprendente ispirazione.
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RECENSIONI:
“Ci fu una volta in cui due poeti del rock unirono i loro amplificatori per intraprendere un viaggio di vita e amore, guerra e pace, suono e silenzio. Fu quando Bob Dylan e Patti Smith percorsero gli Stati Uniti a metà degli anni Novanta. Tra parole e rumori di fondo, ad un altro poeta fu affidato l’incarico di catturare quella irripetibile esperienza con delle foto: a Michael Stipe dei R.E.M. Il risultato di tutto questo è Two Times Intro”.
«Publishers Weekly»
“L’amicizia personale di Michael Stipe con Patti Smith conferisce al libro qualcosa di speciale e più grande: osservandolo nel complesso, non si tratta più di una semplice raccolta di scatti occasionali durante una tournée, ma piuttosto di una collezione di momenti irripetibili. La natura intima dell’antologia rende il tutto terribilmente intrigante e affascinante. Patti Smith in tutto il suo splendore e soggiogante talento, è ritratta qui nella sua luce più vera”.
«Verbicide Magazine»
“. . . Esaminato nel suo complesso, Two Times Intro è un tributo, pieno di energia e allo stesso tempo delicato, fatto a una grande artista in un momento cruciale della carriera per lei e per coloro che avevano contribuito a sostenerla e che hanno condiviso la sua esperienza. Le immagini di Stipe sono asciutte, disorientanti, spesso scatti notturni di interni che riescono a rendere un grande quadro di luce e di calore. Forse la notte appartiene veramente agli innamorati.” «New York Journal of Books»
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Da una intervista a Stipe: “Ho sempre portato con me una macchina fotografica ovunque mi sia recato sin da quando ero un adolescente. Essere riuscito a documentare questo momento importante per Patti Smith e per la sua band è stato davvero significativo sia come artista sia come fan. Era chiaro a tutti i presenti che stava accadendo qualcosa di elettrico, guardare lei e Dylan mentre si esibivano sul palco ogni sera voleva dire poter attingere a più fonti di ispirazione tutte insieme e in un solo luogo”.
Gli scatti di Stipe hanno un’aria ostentatamente spontanea, improvvisata, scatti rubati alla realtà che si stava facendo, e che essi consegnavano al Mito. Mito del ritorno, della rinascita, attraverso azioni quotidiane, palchi da allestire, strumenti da provare, abiti sdruciti appesi a una gruccia nello spogliatoio di una palestra del Connecticut, ma anche attraverso la letteratura e la poesia. Scatti che raccontano il folgorante passaggio di nuovo on the road della poetessa punk ferita, di città in città, tra euforie e scoramento, ebbrezza di immortalità e ansie dello scorrere di questo tempo (bastardo, come si sa). Un racconto per immagini e non solo, un taccuino di appunti che brilla di una magica, sinistra, sorprendente ispirazione: visioni, visuali e verbali, riscaldate dall’affetto di amici geniali, e dalla grandezza innocente di Patti, artista, giornalista, musicista, attivista politica, attrice, poetessa e Musa. Per capirne la natura fisica e trascendente insieme c’è una foto che ritrae il braccio di Patti Smith che si staglia nell’alone di una luce stroboscopica durante un concerto, “uno scatto che sembra racchiudere in sé l’esplicito desiderio dell’artista di dissolversi nella luce. La stoffa diafana della manica, il braccio piegato, la luce, un ciuffo di capelli scompigliati, tutto ha un che di fantasmatico, come se provenisse da un corpo la cui anima è volata chissà dove”. Esperienza di luce e di calore, che può generarsi solo “da immagini di notturni interiori perlopiù profondissimi, spiazzanti, e tecnicamente privi di vita”, scatti che ritraggono lo splendore e la catastrofe, lasciandocene la forma emozionante e irrimediabilmente umana, di chi alla vita ha detto Sì.
Bob Dylan & Patti Smith - Dak Eyes - 14 dicembre 1995:
Foto ed estratti dal libro:
L’autore
Nato a Decatur nel 1960, John Michael Stipe è oggi una delle star più luminose del firmamento rock: voce e leader dei R.E.M. fino al loro scioglimento, è autore della maggior parte dei testi della band. La sua scelta di vita professionale come musicista venne segnata in età adolescenziale dall’ascolto dell’album Horses di Patti Smith. Da sempre (e ancora oggi) interessato alle diverse arti, è un grande amante dell’arte ed artista visuale lui stesso. Tra i vari aspetti del suo multiforme talento c’è infatti la fotografia, di cui adesso si occupa in prevalenza, dopo aver curato spesso personalmente anche gli aspetti grafici delle opere dei R.E.M. Definiti da «Rolling Stone» la miglior rock’n’roll band d’America, i R.E.M. hanno scalato gradino per gradino le gerarchie della musica popolare, passando dallo status di gruppo da radio universitaria a star capaci di vendere più di 100 milioni di copie dei loro dischi in tutto il mondo, e ad essere inclusi nel 2007 nella Rock and Roll Hall of Fame. Michael Stipe vive attualmente a New York e collabora, insieme a Thomas Dozol, al progetto/sito di fotografia “The Selby”