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“Uomo sei capace di essere giusto? È una donna che ti pone la domanda; tu non le toglierai almeno questo diritto. Dimmi? Chi ti ha dato il sovrano diritto
di opprimere il mio sesso? La tua forza? I tuoi talenti? Osserva il creatore nella sua saggezza, guarda la natura in tutta la sua grandezza, alla quale sembri volerti avvicinare, e dammi, se ne hai il coraggio, l’esempio di questo impero tirannico. Guarda gli animali, consulta gli elementi, studia i vegetali, (…) cerca, fruga e distingui, se lo puoi, i sessi nell’economia della natura. Dovunque li troverai confusi, dovunque essi coopereranno armoniosamente a questo capolavoro immortale.”
Biografia autore
Olympe de Gouges (1748-1793) si chiamava in realtà Marie Gouze, figlia del macellaio Pierre Gouze e di Anna Olympe Mouisset. A sedici anni sposò il vecchio ufficiale Louis-Yves Aubry, a diciassette diventò madre e solo l’anno successivo rimase vedova. Dopo aver rifiutato di farsi chiamare “vedova Aubry” decise di prendere il nome della madre, Olympe, e trasformare Gouze in Gouges. A Parigi prese parte alla rivoluzione francese e nel 1791, diffidente nei confronti del movimento popolare, pubblicò la sua Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina che affermava pari dignità per uomini e donne. Tra i diciassette articoli di cui era composta la dichiarazione il X, al quale la morte di Olympe avrebbe conferito una grandezza tragica, proclamava il diritto della donna di salire al patibolo come alla tribuna.