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Quarantasei storie per raccontare altrettanti eroi della boxe.
Quando salivano sul ring, un’intera nazione si schierava al loro fianco. Non sempre erano i più forti, sicuramente erano i più popolari.
Dal racconto magico e triste di Marcel Cerdan e del suo amore per Edith Piaf a quello esaltante di Jack Dempsey, uno che nei ruggenti anni Venti portava più di centomila spettatori nell’arena. Da Sugar Ray Robinson, un talento pari all’estrosità, a Primo Carnera e ai settantamila di Piazza di Siena. Da Julio Cesar Chavez capace di raccogliere 125.000 persone allo Stadio Atzeca, fino a Barry McGuigan che riusciva a mettere d’accordo cattolici e protestanti ai tempi dell’IRA. E poi le follie di Tyson, il genio di Benitez, l’arte di Loi, e tanti altri ancora…
Un viaggio, quello fatto da Franco Esposito e Dario Torromeo, che parte da fine Ottocento per arrivare ai nostri giorni.
Un romanzo che si snoda attraverso il racconto di folle oceaniche, grandi amori, balli scatenati, tradimenti, omicidi, segreti e peccati di quarantasei signori che per mestiere tiravano pugni.
L’amore infinito della Francia per Carpentier, l’Italia divisa tra Benvenuti e Mazzinghi, la Grecia innamorata di Christoforidis.
Protagonisti della storia. Come Ali e il rifiuto di prestare servizio militare. O Max Schmeling e il controverso rapporto con il nazismo.
Dentro ci sono anche la tragica fine di Arguello e di Salvador Sanchez. L’esaltazione per Nicolino Locche e il fuoco senza fine di Roberto “mani di pietra” Duran.
Uomini che più di tutti sono stati baciati dalla passione popolare, ecco chi sono gli eroi che dettano i capitoli di questa storia.