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Un nuovo libro, un’inedita riflessione di Guido Viale sulla crisi attuale che coinvolge l'intero pianeta e ogni aspetto della nostra vita e le possibili strategie per uscirne, oltre l'attuale sinistra e al di là della disinformazione di regime. “Oggi, mentre i trenta (anni) vergognosi giungono al capolinea con il collasso finanziario e le sue conseguenze sul “retroterra economico” - occupazione, redditi, divari sociali, aggressione all’ambiente; ma soprattutto sui residui meccanismi della democrazia rappresentativa - il mondo è di nuovo a un bivio. Può approdare a uno spaventoso aumento di poteri autoritari, di regimi antidemocratici, di pulsioni razziste come negli anni trenta del secolo scorso in Europa – le premesse ci sono tutte; in Italia ancor più che altrove – oppure rimettere in questione assetti economici e sociali dell’intero pianeta. Pace, difesa e promozione – attraverso la condivisione - dei beni comuni, valorizzazione dei saperi diffusi e della dimensione locale, creazione di un nuovo spazio pubblico sono le basi irrinunciabili di quella riconversione ecologica degli apparati produttivi e dei modelli di consumo senza i quali l’intero pianeta non ha futuro. Conflitto e partecipazione sono le due gambe su cui dovrà marciare qualsiasi alternativa all’esito autoritario dell’attuale crisi sistemica: da un lato i “comitati” che si formano e consolidano lungo i diversi fronti di lotta: il “movimento”; dall’altro la capacità di far vivere strutture di mediazione, di partecipazione alle decisioni e di confronto in grado di tradurre i rapporti di forza raggiunti in progetti, in pratiche, in realizzazioni. Tenere insieme queste componenti senza confonderle, depotenziarle, disilluderle è una strada obbligata per non arrendersi di fronte alla crisi. A saldare queste componenti saranno i saperi e le competenze diffuse che costituiscono il volto nuovo del panorama sociale di questo periodo; e la base sostanziale di nuove forme di democrazia.”