Illustrazione contemporanea, un nuovo percorso NdA!
Il 12 aprile inaugura a rimini la Biennale del disegno – biennaledisegnorimini.it – per l’occasione NdA ha creato questo percorso di lettura con i titoli in distribuzione di molti degli autori presenti, tra cui: Gianluigi Toccafondo, Nicoletta Ceccoli, Stefano Ricci, Giacomo Nanni, Gianluca Costantini, Federico Fellini
Qui la presentazione della mostra:
Biennale disegno rimini: da Parmigianino a Kentridge, da Hugo Pratt a Fellini il disegno è il nido delle idee
La ramificazione del pensiero trova nel foglio di carta una prima gestazione, una disposizione di segni e simboli che è già architettura creativa e vitale. L’arte e l’ingegno hanno attestato da secoli un primato del disegno, riconoscendone l’originaria fonte ispirativa, il terreno sul quale l’umano bisogno di memoria e comunicazione muove i primi e fondamentali passi. Che sia un appunto sommario o un dettagliato progetto, che cerchi un senso compiuto o sembri il frutto di ennesimi ripensamenti il disegno può dirsi l’etimologia della lingua visiva. Il nostro paese è una delle patrie storiche del disegno, di certo quella che ne ha esaltato ed esteso gli orizzonti di bellezza e significato elevandolo a disciplina autonoma, dopo essere stato un’arte nell’arte. Mancava, a tutt’oggi, un luogo di riflessione e dibattito su un argomento così essenziale, una rassegna che attraversasse senza preconcetti i secoli e i campi di applicazione.
Nella primavera del 2014 Rimini allestisce il “numero zero” di questa Biennale Disegno, promuovendo una ricca offerta di mostre e incontri, di performance e rassegne video che insisteranno sul tema a partire dalle più varie angolazioni. Alcuni prestiti eccellenti faranno giungere fogli antichi dagli Uffizi e opere contemporanee da fondazioni e importanti gallerie private.
Attraverso il disegno si parlerà di pittura e scultura, di architettura e design, di moda e fumetto, di teatro e di cinema, trovando ideali estremi che vanno dalla sinopia dell’affresco di Piero della Francesca, conservata nel Tempio Malatestiano, alla donazione Renè Gruau e al Libro dei sogni di Federico Fellini, in mostra permanente nel Museo della Città.
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